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I WORKING GROUP DELLA RETE CARDIOLOGICA – NEUROCARDIOLOGIA

Le malattie cardiovascolari sono associate a disturbi neurologici, in particolare alla malattia di Alzheimer e al morbo di Parkinson. Crescenti evidenze supportano, per esempio, una forte associazione tra malattie cardiocircolatorie e rischio più elevato di demenza e malattia di Alzheimer. Analogamente, la prevalenza di insufficienza cardiaca nei pazienti affetti da morbo di Parkinson è superiore rispetto alla popolazione normale. Ma anche per la malattia di Huntington vi sono prove crescenti che la disfunzione cardiaca giochi un ruolo importante nella progressione della malattia. E, ancora, studi prospettici di popolazione mostrano un’associazione significativa tra emicrania auto-riferita e ipertensione arteriosa e studi recenti mettono in luce le correlazioni tra l’emicrania con aura e il difetto cardiaco congenito del Forame Ovale Pervio (PFO). Infine, vi è una crescente evidenza che i pazienti con malattie cardiovascolari soffrano di Depressione più della popolazione generale e che le persone con disturbi dell’umore siano più inclini a sviluppare infarto miocardico acuto, insufficienza cardiaca o ictus ischemico.

Il Working Group sulla neurocardiologia della Rete Cardiologica, – coordinato dal Prof. Alfredo Costa, della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Nazionale Mondino, – punta ad affrontare efficacemente la complessità di queste relazioni, secondo un approccio multidisciplinare.

Le linee di ricerca mirano a:

  • studiare i rapporti fra emicrania e ipertensione arteriosa, e in particolare all’identificazione del ruolo che elevati valori pressori, attraverso la disfunzione endoteliale, giocano nei meccanismi di cronicizzazione di malattia;
  • identificare gli indici predittivi di rottura della placca ateromasica a livello carotideo;
  • studiare i correlati pressori della malattia di Parkinson e dei parkinsonismi;
  • indagare i rapporti fra il profilo pressorio delle 24 ore e ipotensione ortostatica, e fra ischemia cardiaca silente e test di stimolazione adrenergica (cold pressor test, CPT) in pazienti diabetici e ipertesi; gli aspetti cardio-cerebrovascolari del mild cognitive impairment (MCI) e della malattia di Alzheimer in comorbidità con il diabete (anche mediante metodica near-infrared spectroscopy, NIRS);
  • identificare il ruolo di molecole psicotrope nel rischio cardio-cerebrovascolare;
  • analizzare i rapporti tra ansia/stress/depressione e patologia cardiovascolare, con particolare attenzione al ruolo dei fattori neurotrofici e umorali;
  • studiare le relazioni tra infarto miocardiaco e sofferenza cerebrale con particolare attenzione al potenziale ruolo predittivo di fattori solubili e vescicole extracellulari.

 

Oltre al Mondino, partecipano all’attività i seguenti IRCCS afferenti alla Rete Cardiologica:

  • CENTRO CARDIOLOGICO MONZINO, Silvia Barbieri
  • AUXOLOGICO, Carolina Lombardi
  • FONDAZIONE CA’ GRANDA, Anna Colli
  • OSPEDALE SAN RAFFAELE
  • ISTITUTO MARIO NEGRI, Maria Grazia De Simoni
  • OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ, Marcello Chinali
  • POLICLINICO SAN MATTEO, Eloisa Arbustini
  • IRCCS ISTITUTI CLINICI SCIENTIFICI MAUGERI, Marco Ambrosetti
  • HUMANITAS, Giuseppe Ferrante
  • SAN RAFFAELE PISANA, Maurizio Volterrani
  • ISMETT IRCCS, Vincenza Lo Re
  • NEUROMED, Daniela Carnevale
  • IRCCS OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO, Fabrizio Montecucco
  • ISTITUTO GIANNINA GASLINI, Martino Cheli
  • IRCCS POLICLINICO UNIVERSITARIO AGOSTINO GEMELLI, Tommaso Sanna

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