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VERSO UNA PREVENZIONE PERSONALIZZATA DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI IN ITALIA: AL VIA IL PROGETTO “CVRISK-IT”

Ha appena preso il via un grande progetto nazionale di prevenzione cardiovascolare che coinvolge 17 IRCCS della Rete Cardiologica, con il coordinamento dell’IRCCS Policlinico San Donato, e si sviluppa su tutto il territorio nazionale. Un’iniziativa innovativa, – finanziata dal Ministero della Salute con 20 milioni € in quattro anni a partire dal 1° gennaio 2024, – che potrebbe rivoluzionare l’approccio alla prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari in Italia, a loro volta una delle principali cause di morbilità e mortalità nel nostro paese e nel mondo.

Il progetto “CVRISK-IT. Novel risk prediction approaches for the primary prevention of cardiovascular diseases in Italy” si pone l’obiettivo di sviluppare strategie di prevenzione primaria integrate, più precise e personalizzate (es. dati di imaging, informazioni genetiche),  focalizzandosi su quella “zona grigia” della popolazione sana in cui il rischio non è ancora elevato, ma richiede un’attenzione particolare.

Il progetto comprende uno studio scientifico su un ampio campione di 30.000 individui sani, compresi tra i 40 e gli 80 anni, senza precedenti di malattie cardiovascolari o diabete di tipo 2. I partecipanti saranno reclutati da istituzioni, centri di assistenza primaria, agenzie governative e organizzazioni di volontariato su tutto il territorio italiano.

Il progetto si avvarrà di innovativi strumenti informatici e di una piattaforma digitale relazionale per favorire l’awareness, l’ingaggio e la motivazione dei partecipanti allo studio.

Lo studio scientifico

L’obiettivo principale dello studio CVRISK-IT randomizzato e controllato è di valutare i benefici derivanti dall’includere nella valutazione globale del rischio cardiovascolare dei fattori “modificatori di rischio”. Questi includono la componente ereditaria del rischio (i cosiddetti polygenic risk scores), la presenza e la quantità di calcio coronarico (identificata tramite angio-TC senza mezzo di contrasto) e l’analisi dell’arteria carotidea (mediante ecografia) per rilevare eventuali segni di danno d’organo subclinico.

La prima fase dello studio coinvolgerà l’intero campione di 30.000 persone, sottoposte a valutazioni a 12 mesi in base ai più avanzati modelli di predizione del rischio cardiovascolare, utilizzando i modelli SCORE2/SCORE2-OP.

Nella seconda fase, 12.000 soggetti a rischio basso o moderato saranno randomizzati per ricevere informazioni specifiche e consulenze personalizzate su come condurre uno stile di vita sano, basate sul profilo di rischio cardiovascolare stimato.



I risultati a breve termine saranno dunque misurati sulla base della variazione del rischio, mentre i secondari includono variazioni nei fattori di rischio, prescrizione e aderenza ai farmaci per la prevenzione cardiovascolare e l’incidenza di malattie cardiovascolari a lungo termine.

Ciò consentirà di condurre un’analisi dettagliata sugli effetti di informazioni e consulenze mediche supplementari sulla modifica del comportamento e sull’aderenza al trattamento di prevenzione, offrendo così una visione completa degli impatti a breve e lungo termine.

La nuova piattaforma digitale relazionale

Parallelamente agli obiettivi principali, il progetto mira a sviluppare un modello innovativo di interazione con i partecipanti, attraverso una piattaforma sicura e trasparente, rispettando rigorosamente le normative nazionali vigenti in materia di privacy e le leggi europee.

Inoltre, si punta ad arricchire il database e la biobanca diffusa della Rete Cardiologica (BBD Cardio) per future indagini sulla salute e sulle malattie croniche in Italia.

Il progetto implementerà anche una strategia di comunicazione e divulgazione, rivolta a molteplici target: l’universo dei soggetti potenzialmente arruolabili e reclutati, i medici esterni e gli operatori sanitari, nonché gli attori dell’ecosistema cardiovascolare, le istituzioni e l’opinione pubblica.

Quali benefici attesi?

I risultati di CVRISK-IT promettono di influenzare significativamente le pratiche di screening cardiovascolare in Italia, contribuendo allo sviluppo di strategie più efficienti per la prevenzione e la gestione delle malattie cardiovascolari e fornendo una base per futuri sviluppi di ricerca.

“Sono convinto che lo studio CVRISK-IT rappresenterà un passo significativo verso una prevenzione cardiovascolare personalizzata e quindi sempre più efficace, – afferma il Dr. Lorenzo Menicanti, Presidente della Rete Cardiologica. – Se confermata dai risultati dello studio, infatti, l’integrazione di nuovi approcci di valutazione del rischio, come i polygenic risk scores e le indagini genetiche, promette di aprire nuove frontiere nella nostra lotta contro le malattie del cuore e dei vasi”.

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