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MALATTIE CARDIOVASCOLARI. FOCUS SULLA PREVENZIONE PRIMORDIALE
Le malattie croniche non trasmissibili, tra cui le malattie cardiovascolari, restano le principali cause di morte a livello mondiale. I principali fattori di rischio modificabili, ai quali si può ricondurre il 60% del carico di malattia in Europa e in Italia, sono costituiti dagli stili di vita non salutari, come il consumo di tabacco, le errate abitudini alimentari, un’insufficiente attività fisica, come pure il consumo rischioso e dannoso di alcol, e dalle caratteristiche dell’ambiente e del contesto sociale, economico e culturale.
Per lo screening dei fattori di rischio metabolici ed ereditari, l’individuazione e la diagnosi di precisione, alla nascita, durante l’infanzia, l’adolescenza e in momenti specifici dell’età adulta e della terza età, diversi studi evidenziano quanto sia necessario adottare un approccio basato sull’intero corso della vita.
Solo per fare un esempio, vi sono chiare evidenze che le persone che non iniziano a fumare fino a 22-24 anni difficilmente lo faranno in età successiva. Dunque, programmi di prevenzione primordiale basati su attività di comunicazione rivolte specificamente ai giovani potrebbero avere una buona probabilità di successo, in termini di salute generale della popolazione, molto più elevata dei programmi di prevenzione volti a far smettere di fumare chi già abbiano contratto questa abitudine.
Per ottimizzare la prevenzione cardiovascolare, una strategia importante consiste dunque senz’altro nel promuovere la cultura della prevenzione primordiale, intesa come l’insieme delle attività volte a evitare lo sviluppo dei fattori di rischio predisponenti all’aterosclerosi e alle malattie cardiovascolari.
Questo approccio dovrebbe comprendere una forte componente di alfabetizzazione sanitaria e comportamentale e, ove necessario, la consulenza genetica al fine di avviare le iniziative di prevenzione necessarie, con una visione olistica della persona nella sua interezza, verso un concetto di prevenzione “personalizzata”, con il fine ultimo di migliorare l’accuratezza della diagnosi ed eventualmente di implementare gli interventi più appropriati.
Rete Cardiologica IRCCS
Redazione contenuti: Next Health
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