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IL RIORDINO DEGLI IRCCS. COME CAMBIA L’UNIVERSO DELLA RICERCA E DELLA CLINICA

 

Un nuovo decreto legislativo (23 dicembre 2022, n. 200), “Riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”, reca modifiche importanti alla disciplina degli IRCCS, Istituti di Ricovero a Carattere Scientifico, che era normata da uno specifico decreto legislativo (16 ottobre 2003, n. 288). Ecco le principali.

Gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono ora definiti: “enti del Servizio Sanitario Nazionale, a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica che, secondo standard di eccellenza, perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari ed effettuano prestazioni di ricovero e di alta specialità o svolgono altre attività aventi i caratteri di eccellenza”. Gli IRCCS, al fine di integrare i compiti di cura e assistenza già svolti, promuovono altresì l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Le attività sono svolte nell’ambito delle aree tematiche internazionalmente riconosciute, tenuto conto della classificazione delle malattie secondo categorie diagnostiche principali (Major DiagnosticCategory – MDC) integrate dal Ministero della Salute con categorie riferibili a specializzazioni disciplinari non direttamente collegate alle MDC o per le quali sussistono appositi programmi di coordinamento nazionale, anche con riferimento alle class di età.

Entro il 31 marzo 2023 gli IRCCS devono comunicare al Ministero della salute e alla Regione interessata, una o più aree tematiche a cui afferiscono, sulla base della specializzazione disciplinare oggetto del rispettivo riconoscimento scientifico.

All’esito della comunicazione, con decreto del Ministro della salute, sentita la Regione competente per territorio, valutata la coerenza dell’area tematica richiesta con la disciplina di riconoscimento di provenienza, sono individuate l’area o le aree tematiche di afferenza valide sino alla successiva conferma del carattere scientifico. Ove all’esito della valutazione, emergano profili di difformità tra l’area tematica richiesta e la disciplina di riconoscimento di provenienza, il Ministro della salute, congiuntamente con la Regione competente per territorio, individua l’area tematica di afferenza, motivando l’eventuale decisione difforme dalla comunicazione.

Ferme restando le funzioni di vigilanza e di controllo spettanti al Ministero della salute, alle Regioni competono le funzioni legislative e regolamentari connesse alle attività di assistenza e di ricerca svolte dagli Istituti, da esercitarsi nell’ambito dei principi fondamentali stabiliti dalla normativa vigente in materia di ricerca biomedica e tutela della salute.

Gli IRCCS sono realtà ospedaliere di eccellenza, il cui carattere scientifico è riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Salute. Si occupano, com’è noto, di ricerca clinica e traslazionale, destinata a trovare sbocco in applicazioni terapeutiche negli ospedali stessi e hanno natura giuridica pubblica o privata e possono accedere a finanziamenti statali (che si aggiungono a quelli regionali), finalizzati allo svolgimento della attività di ricerca relativa alle materie riconosciute.

Il decreto di riordino avrà senza dubbio un impatto non piccolo sul futuro degli IRCCS e dunque delle stesse Reti tematiche come la Rete Cardiologica, alla quale afferiscono, al momento, 20 IRCCS sul territorio nazionale.

Rete Cardiologica IRCCS

Redazione contenuti: Next Health