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IL DECALOGO DEL GARANTE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI SANITARI ATTRAVERSO L’UTILIZZO DELLA INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il Garante per la Privacy ha pubblicato di recente un “Decalogo” per l’impiego dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, che sottolinea alcuni principi cardine, tra cui la trasparenza dei processi decisionali, la supervisione umana sulle decisioni automatizzate, e la non discriminazione algoritmica, vale a dire l’utilizzo di “sistemi di I.A. affidabili che riducano le opacità e gli errori dovuti a cause tecnologiche o umane”, con verifiche periodiche di efficacia “anche alla luce della rapida evoluzione delle tecnologie […] e delle procedure […] per la profilazione”.
Tra i punti salienti del documento, il Garante avverte che gli algoritmi di I.A. dovrebbero essere validati in modo da “garantire che l’introduzione delle varie forme di IA migliori la qualità delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale senza ripercussioni negative in termini sociali, deontologici, etici per l’interessato e sugli aspetti legati alla responsabilità professionale”.
A questo proposito, il documento ricorda che l’innovazione tecnologica introdotta dall’I.A. nel mondo della Medicina e della salute pubblica non può eludere gli “specifici obblighi deontologici cui è tenuto il professionista sanitario nell’elaborazione delle informazioni sulla salute del paziente, nella scelta del percorso terapeutico appropriato e proporzionato, e [nell’evitare] eventuali condizioni di conflitto di interessi che potrebbero ingenerarsi nel caso in cui, dall’utilizzo o dal mancato utilizzo dei servizi di IA da parte del professionista, lo stesso possa subire incentivi o conseguenze di tipo amministrativo”.
Il Garante ricorda però che per la realizzazione di servizi sanitari nazionali: “l’elaborazione di dati sulla salute attraverso tecniche di IA […] è consentita solo se espressamente previsto dal diritto degli Stati membri […]” e che, dunque, è necessario che tali strumenti e tecniche “siano previsti da uno specifico quadro normativo […]”. In altre parole, per definire e regolamentare l’impiego degli strumenti di Intelligenza Artificiale in Medicina e sanità, ci vuole una legge a livello nazionale.
Nell’attesa del Legislatore, il “Decalogo” del Garante per la privacy, come una bussola, ci aiuta comunque a tenere nella massima considerazione l’importanza di garantire un uso etico e sicuro dell’I.A. nei servizi sanitari nazionali, riducendo al minimo le potenziali discriminazioni e proteggendo i diritti e le libertà delle persone coinvolte.
→ Il Decalogo è disponibile qui.
Rete Cardiologica IRCCS
Redazione contenuti: Next Health