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IL PIÙ GRANDE NETWORK DI RICERCA ITALIANO IN AMBITO CARDIOVASCOLARE
È la Rete Cardiologica IRCCS che unisce Istituti diversi tra loro per caratteristiche, struttura e focalizzazione clinica, con differenti intensità di ricerca e cura.
Coerente con la propria missione, la Rete Cardiologica:
- promuove la ricerca sulle malattie cardiovascolari e sui relativi fattori di rischio;
- sostiene la realizzazione di piattaforme di ricerca sperimentale e clinica comuni;
- promuove l’ottimizzazione e l’armonizzazione delle cure;
- propone la formazione anche definendo nuovi percorsi di carriera.
Grazie alla “massa critica” rappresentata da venti Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico che vi aderiscono, la Rete Cardiologica è oggi in grado, a oltre sei anni dalla sua costituzione per iniziativa del Ministero della Salute, di agevolare e favorire ai più alti livelli la ricerca scientifica, tecnologica e digitale nell’ecosistema cardiovascolare integrato, sviluppando importanti progetti di ricerca di interesse pubblico, istituzionale e medico per promuovere la prevenzione e migliorare diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie del cuore e dei vasi.
Una massa critica che già nel 2021 portava la sua produzione scientifica a un impact factor complessivo pari a 17.296, con oltre 800 trial attivi. Oggi, la Rete Cardiologica dispone di una piattaforma unica per la gestione dei trial basata su REDCap (Research Electronic Data Capture), sulla quale sono presenti ben 10 studi scientifici attivi, – dallo studio Outstanding Italy allo studio VaVirimS, dal progetto Placca al grande progetto CV-PREVITAL,– con oltre 15.000 pazienti arruolati e un totale di più di 230 CRF (Case Report Form o schede per la raccolta dati) con oltre 4300 variabili e un minimum dataset (MDS) iniziale di 174 variabili, modificati e ottimizzati nel corso del tempo.
Tra i progetti di maggiore potenzialità, la rilevazione e l’armonizzazione delle biobanche della Rete ha una posizione di primo piano, perché la creazione di una Biobanca Diffusa, contenente i campioni biologici degli studi di Rete, rappresenta uno strumento prezioso e insostituibile per la ricerca scientifica. La raccolta dei campioni della Biobanca Diffusa della Rete Cardiologica comprende, per esempio, sia il progetto CV-PREVITAL, sia il progetto di Rete sul Long Covid.
In pratica, dunque, la Rete Cardiologica rappresenta un’importante opportunità, perché può promuovere il reciproco potenziamento della ricerca traslazionale degli IRCCS che ne fanno parte, nel rispetto delle singole specificità:
- con la condivisione di infrastrutture e tecnologie complesse per la ricerca;
- con la messa in comune di conoscenze iper-specialistiche, stimolando la collaborazione fra ricercatori, soprattutto tra i più giovani;
- promuovendo la formazione di giovani medici e ricercatori su medicina cardiovascolare e digitale.
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