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I WORKING GROUP DELLA RETE CARDIOLOGICA. CARDIOPATIA ISCHEMICA

La mortalità dopo un infarto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI), malgrado i miglioramenti ottenuti negli ultimi decenni grazie ai nuovi interventi terapeutici, rimane ancor oggi troppo elevata (8% a un mese e 12% a un anno).

Uno dei fattori principali che determinano la prognosi è lo sviluppo di insufficienza cardiaca nel post-infarto, dovuto alla perdita di tessuto miocardico a seguito del danno ischemico, che innesca a sua volta il cosiddetto processo di rimodellamento avverso del ventricolo sinistro. Un altro importante fattore determinante la prognosi è il fenomeno del “no reflow”, che può verificarsi nonostante la ricanalizzazione precoce della coronaria “culprit” con angioplastica coronarica primaria (PPCI), a causa del danno del microcircolo coronarico che può essere associato alla procedura stessa (danno da riperfusione).

Nell’ambito del Working Group della Rete Cardiologica dedicato alla cardiopatia ischemica, coordinato dal Prof. Paolo Camici dell’Ospedale San Raffaele di Milano, sono pertanto in corso studi per la valutazione dei predittori di rimodellamento del ventricolo sinistro e delle componenti cellulari e molecolari coinvolte nel processo aterosclerotico.

Lo studio VavirimS (Characterization of patients with chronic left ventricular dysfunction post-infarction – VavirimS study; PI: Prof. Paolo Camici, Ospedale San Raffaele IRCCS) e lo studio CoPhyTeA (Coronary Physiology Testing in Acute Coronary Syndromes: the CoPhyTeA trial; PI: Prof. Paolo Camici, Ospedale San Raffaele IRCCS) si propongono, infatti, di individuare predittori precoci di rimodellamento del ventricolo sinistro e quelli del danno da riperfusione, che sono associati a prognosi sfavorevole nei pazienti affetti da STEMI.

Il progetto di ricerca dal titolo “Strategie integrate per lo studio dei determinanti cellulari e genomici della placca ateromasica” (Integrated strategies for the study of the genomic determinants of atheromasic plaque; PI: Dr. Gualtiero Colombo, Centro Cardiologico Monzino IRCCS), o Studio Placca, si propone invece di identificare marcatori neuroumorali, immunologici, trascrittomici e di imaging allo scopo di mettere in luce i meccanismi coinvolti nella generazione della lesione aterosclerotica.

I risultati di questi studi forniranno informazioni utili allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici.

 


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