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VERSO UNA PIÙ PRECISA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO NEI PAZIENTI CON STEMI

Com’è noto, l’aterosclerosi è una malattia a impronta pro infiammatoria-fibrotica della par ete interna delle arterie, caratterizzata dalla presenza di placche a elevato contenuto di colesterolo (ateromi) nelle arterie coronarie, capaci di ostruire o ridurre il flusso di sangue, causando quella che rimane la causa principale di morbilità e mortalità in assoluto, l’infarto del miocardio.

Per cercare di ottenere elementi importanti per la stratificazione precoce del rischio nei pazienti con infarto con sopralivellamento del tratto ST (STEMI), la Rete Cardiologica supporta un importante studio interventistico, prospettico, multicentrico (vi partecipano cinque IRCCS: Ospedale San Raffaele, Centro Cardiologico Monzino, Multimedica, San Martino, Policlinico Gemelli), principal investigator Prof. Paolo Camici, Direttore dell’Unità Strategica Scompenso Cardiaco Avanzato dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Si tratta dello studio CoPhyTeA (Coronary Physiology Testing in Acute Coronary Syndromes), uno studio in pazienti trattati con PCI primaria, condotto primariamente per valutare come l’interazione fra la riserva coronarica, che è un parametro fisiologico, e l’indice delle riserve microvascolari (CRF) misurato con cateteri nell’immediato post-infarto miocardico, siano correlati con l’incidenza dei parametri principali di risonanza magnetica cardiaca, misurati entro una settimana dall’infarto acuto. Lo studio valuta anche la relazione tra la pressione telediastolica del ventricolo sinistro e i parametri di fisiologia coronarica.

Protocollo dello Studio CoPhyTeA (Clinical Trials.gov ID:NCT04677257.

I pazienti sono poi seguiti per un periodo di 12 mesi, per valutare l’incidenza di eventi avvers i cardiovascolari maggiori (morte, morte per cause cardiovascolari, reinfarto, nuovi interventi di rivascolarizzazione coronarica, sviluppo di insufficienza cardiaca) in base alla loro stratificazione secondo parametri di fisiologia coronarica.

I risultati di questo studio (insieme a quelli dello studio VaVirimS, i cui risultati sono stati pubblicati di recente) forniranno informazioni importanti ai fini prognostici e terapeutici nei pazienti con STEMI e potranno contribuire a una migliore comprensione dei meccanismi alla base del rimodellamento ventricolare sinistro e del danno da riperfusione con potenziali sbocchi terapeutici.

 

RIFERIMENTI
  1. CoPhyTeA Study. Clinical Trials.gov ID:NCT04677257.
  2. Pica S, Crimi G, Castelvecchio S, Pazzanese V, Palmisano A, Lombardi M, Tondi L, Esposito A, Ameri P, Canale C, Cappelletti A, Alberti LP, Davide Tavano D, Camporotondo R, Costantino I, Campodonico J, Pontone G, Villani A, Gallone GP, Montone RA, Niccoli G, Gargiulo P, Punzo B, Vicenzi M, Carugo S, Menicanti L, Ambrosio G, Camici PG. Cardiac magnetic resonance predictors of left ventricular remodelling following acute ST elevation myocardial infarction: The VavirimS study. Int J Cardiol 2022; Published: November 06.