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Verso la prevenzione digitale: arruolato il primo partecipante allo studio CV-PREVITAL

Per la prima volta in Italia un grande progetto della Rete Cardiologica utilizza uno strumento digitale, una APP, per cercare di modificare fattori di rischio e stili di vita “non virtuosi” e di aumentare gli anni di vita in salute.

 

Con l’arruolamento del primo partecipante, prende ufficialmente il via “CV-PREVITAL. Strategie di prevenzione primaria cardiovascolare nella popolazione italiana”, progetto nazionale frutto della collaborazione di 14 IRCCS afferenti alla Rete Cardiologica, circa 200 medici di Medicina generale del consorzio Co.S, e 200 farmacie associate alle articolazioni territoriali di Federfarma Lombardia.

È il primo studio in Italia a cercare di dimostrare scientificamente, su un campione molto vasto di popolazione (80 mila partecipanti over 45 – che non abbiano mai subito un evento cardio o cerebrovascolare, possiedano uno smartphone e abbiano una certa dimestichezza con le APP), – l’efficacia di un sistema digitale per la prevenzione cardiovascolare, vale a dire se sia davvero possibile migliorare la prevenzione con una APP per smartphone.

La APP è stata disegnata in modo da consentire il monitoraggio, l’educazione e la gestione da remoto di fattori di rischio cardiovascolare convenzionali ed emergenti e degli stili di vita scorretti, fornendo consigli e indicazioni, fungendo da diario e promemoria per l’utente (per registrare pressione arteriosa, frequenza cardiaca, calcolo dell’indice di massa corporea, glicemia…). Con una sezione basata sul gioco, per coinvolgere maggiormente i partecipanti allo studio.

Un progetto scientifico alla ricerca di soluzioni positive

Nel giro di 9 mesi sarà completato il reclutamento degli 80.000 partecipanti, – afferma il Prof. Gianfranco Parati, Direttore scientifico IRCCS Auxologico, e ricercatore principale dello studio insieme al Prof. Giulio Pompilio Direttore scientifico del Centro Cardiologico Monzino. – Poi, nel giro di un anno, ci aspettiamo di vedere come e se tecnologie digitali come la APP del progetto, possano davvero migliorare le condizioni di rischio cardiovascolari delle persone. Siamo aperti a tutto, perché CV-PREVITAL è un progetto scientifico. Ma ci auguriamo di trovare delle soluzioni che poi si traducano in una proposta positiva di miglioramento”.

L’intero progetto, – sostenuto dal Ministero della Salute, segnalato per la sua rilevanza all’interno del PNRS 2020-2022 e approvato nel novembre 2019, – è una macchina complessa che può funzionare solo grazie al fatto che gli IRCCS che vi partecipano sono realmente in rete tra loro e i ricercatori lavorano insieme con protocolli e standard operativi identici. Nessuno degli Istituti, da solo, sarebbe stato in grado di raggiungere una simile numerosità di partecipanti, indispensabile per garantire il peso statistico necessario alla scientificità dello studio. In parole semplici, senza la Rete Cardiologica non vi sarebbe il progetto CV-PREVITAL.

In un breve video, il Prof. Damiano Baldassarre, Responsabile Area prevenzione del Monzino e co-principal investigator dello studio, riassume le finalità, gli obiettivi e il metodo del CV-PREVITAL.

↓ Guarda il video ↓

CV-PREVITAL: intervista al Prof. Damiano Baldassarre


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Redazione contenuti: Next Health