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Obesità e malattie cardiovascolari: la prevenzione parte dal monitoraggio del rischio
“Lo studio CVrisk-IT è uno strumento per monitorare i fattori di rischio cardiovascolare, come l’obesità, in particolare l’obesità addominale, fornendo un quadro chiaro della salute cardiometabolica.”
Sono le parole del professor Alexis Malavazos, Responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica presso l’IRCCS Policlinico San Donato di Milano, che in occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità sottolinea come l’accumulo eccessivo di tessuto adiposo, soprattutto a livello addominale, sia considerato un fattore di rischio da non sottovalutare. L’obesità addominale, infatti, predispone allo sviluppo di malattie croniche come le patologie cardiovascolari (malattia ischemica, fibrillazione atriale e scompenso cardiaco), la dislipidemia, il pre-diabete e il diabete mellito di tipo 2, e la sindrome da apnee ostruttive nel sonno.
Proprio per la sua rilevanza, l’obesità è inclusa nella valutazione del rischio cardiovascolare nell’ambito del progetto “Al cuore della prevenzione”, che ha come obiettivo primario la prevenzione delle patologie cardiovascolari attraverso la valutazione precoce e mirata dei fattori di rischio.
Come spiega Malavazos, “il riconoscimento precoce del rischio cardiovascolare legato all’obesità potrebbe contribuire a una stratificazione più accurata dei soggetti a rischio cardiovascolare, supportando strategie di prevenzione e di intervento mirate”.
La Giornata Mondiale dell’Obesità rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di monitorare il proprio stato di salute e agire preventivamente. E grazie a studi come CVrisk-IT, la ricerca può contribuire a migliorare la prevenzione fornendo strumenti innovativi e precisi per una gestione efficace del rischio cardiometabolico, migliorando così la qualità di vita di milioni di persone.