LO STUDIO COPHYTEA (CORONARY PHYSIOLOGY TESTING IN ACUTE CORONARY SYNDROMES)
L’infarto del miocardio rimane la causa principale di morbilità e mortalità in assoluto (la mortalità un anno dopo un infarto è del 12% in fase acuta e a 30 giorni è dell’8%. Parliamo di decine di migliaia di decessi.
Ecco perché, oltre allo studio VavirimS, la Rete Cardiologica, con l’ausilio della sua Piattaforma Dati sta portando avanti anche un altro importante studio sull’infarto con sopralivellamento del tratto ST. Si tratta dello studio CoPhyTeA (Coronary Physiology Testing in Acute Coronary Syndromes), uno studio interventistico, prospettico, multicentrico condotto in pazienti con infarto STEM sottoposti a PPCI, seguiti per 12 mesi dopo l’evento.
Lo studio, a cui partecipano cinque IRCCS della Rete (Ospedale San Raffaele, Centro Cardiologico Monzino, Multimedica, San Martino, Policlinico Gemelli), ha come endpoint primario il confronto del valore predittivo degli indici di fisiologia coronarica misurati in modo invasivo, con apposito catetere, subito dopo la PPCI con la caratterizzazione del tessuto miocardico valutata mediante RMC entro una settimana dall’evento acuto.

Protocollo dello Studio CoPhyTeA (Clinical Trials.gov ID:NCT04677257.
In pratica, si tratta di valutare come l’interazione fra la riserva coronarica, che è un parametro fisiologico, e l’indice delle riserve microvascolari (CRF) misurato con cateteri nell’immediato post-infarto miocardico siano correlati con l’incidenza dei parametri principali di risonanza magnetica cardiaca, misurati entro una settimana dall’infarto acuto.
In un anno, tra novembre 2020 e dicembre 2021 è stato completato lo studio di 130 pazienti e ora è in corso l’analisi dei dati.
I risultati di questo studio e dello studio VaVirimS forniranno informazioni importanti per la stratificazione precoce del rischio nei pazienti con STEMI e potranno contribuire a una migliore comprensione dei meccanismi alla base del rimodellamento ventricolare sinistro e del danno da riperfusione con potenziali sbocchi terapeutici. L’aterosclerosi è una malattia a impronta pro infiammatoria-fibrotica della parete interna delle arterie caratterizzata dalla presenza di placche ad elevato contenuto di colesterolo (ateromi) nelle arterie coronarie, capaci di ostruire o ridurre il flusso di sangue.