News

LE DIECI PAROLE CHIAVE DELLA RETE CARDIOLOGICA

Open innovation, Integrazione, Big Data analysis, Intelligenza artificiale, Interoperabilità, Endofenotipi, Digitale, Big Data, Ambiente, Valorizzazione dei giovani, Fare squadra. Sono queste alcune delle parole chiave che aiutano a caratterizzare il presente e il futuro della Rete Cardiologica.  

La Rete non è soltanto un’aggregazione finalizzata alla conduzione di uno o più studi, ma una rete di istituzioni, di strutture cliniche e di ricerca. E quindi, ciò che dovrebbe caratterizzarla è proprio l’integrazione tra gli Istituti afferenti, con l’obiettivo ultimo di ridurre la sperequazione, di uniformare la qualità della clinica e della ricerca del nostro paese, da Nord a Sud, per contribuire a fornire un “prodotto” di conoscenza utile alla crescita del Sistema sanitario nazionale per i cittadini.

Del resto, le Reti tematiche come la Rete Cardiologica diventeranno uno strumento consolidato e importante del sistema della ricerca italiana finanziata dal Ministero della Salute.

La cornice di riferimento è il nuovo ecosistema cardiovascolare, costituito non solo dalle istituzioni e dagli IRCCS, ma anche da nuovi player: basti pensare che molte delle startup che stanno nascendo nel campo della digital health sono finanziate a livello mondiale dai grandi del Big Tech, da Google, Apple e così via, in un’ottica di “OPEN INNOVATION”, che potrebbe costituire una delle parole chiave per il futuro della Rete.

 

Integrazione e interoperabilità

Uno degli strumenti (e insieme delle sfide) sui quali si gioca il futuro della Rete per conseguire questi macro-obiettivi è l’INTEGRAZIONE di diversi livelli di dati, imparando sempre meglio a utilizzare strumenti come il machine learning e l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, per trarre il massimo possibile dai dati a beneficio di tutti gli IRCCS che partecipano alla Rete e per arrivare a cogliere la variabilità individuale, integrando i dati omici con i dati di imaging e i dati ambientali, che nel loro insieme costituiscono i Big Data. Un’integrazione basata sulla BIG DATA ANALYSIS, chiave passpartout della ricerca e della clinica finalizzata a fornire informazioni uniformi e utilizzabili. Con la finalità ultima, anche grazie alla digital health, di ottimizzare la stratificazione del rischio e la prevenzione.

L’integrazione di dati multidimensionali e la condivisione di risorse, come la Biobanca diffusa e i database, dovrebbero consentirci di affrontare tematiche comuni in modo sinergico tra i diversi IRCCS afferenti alla Rete. Ma, per questo, un requisito fondamentale è la quinta parola chiave: l’INTEROPERABILITÀ, nel senso ampio del termine, rendere veramente trasparenti, utilizzabili e scambiabili i dati.

 

Endotipo, digitale e ambiente: le direttrici chiave della ricerca

Dal punto di vista delle direttrici della ricerca, un’altra parola chiave è endotipi o “ENDOFENOTIPI”: individuare endotipi omogenei per architettura molecolare e interazione con l’ambiente sarà infatti decisivo per poter veramente fare prevenzione, diagnosi e terapia mirata (o stratificata).

La settima parola chiave è “DIGITALE”: se ne parla sempre più spesso, ma dal punto di vista pratico siamo ancora indietro: occorre effettivamente applicare il digitale in maniera efficiente.

L’ottava parola chiave è “AMBIENTE”. L’ambiente ci cambia intorno, condizionando la vita e la salute dei cittadini. Combinare la determinazione genetica con la modifica degli stimoli ambientali è fondamentale.

 

Il ruolo propulsivo dei giovani

Ma le Reti vanno alimentate, in termini di giovani, di personale, di organizzazione. In altre parole, alle Reti occorrono risorse per mantenerne la funzione di capacità di far circolare le informazioni.

Soprattutto, non bisogna dimenticare che il futuro della Rete Cardiologica sta nella capacità di interazione tra i giovani ricercatori sui grandi temi strategici, quindi la “VALORIZZAZIONE DEI GIOVANI” (altra parola chiave strategica) la possibilità di far crescere la loro capacità di “FARE SQUADRA”. Perché la vera integrazione tra gli istituti afferenti alla Rete non può che nascere dall’entusiasmo e dalla voglia di condivisione che è propria dei ricercatori giovani, che sono da valorizzare più di quanto avvenga oggi.

Una delle prossime sfide sarà quella di riuscire ad aumentare la capacità di interazione dei giovani ricercatori sui grandi temi strategici, a cominciare dalla digital health, valorizzando soprattutto la capacità di fare squadra.

Rete Cardiologica IRCCS

Redazione contenuti: Next Health

RIFERIMENTI
  1. Rete Cardiologica. Tavola Rotonda: Strategie, Progetti e Prospettive future di Ricerca. I Annual Meeting; Roma 28 settembre 2022.