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L’ACCESSIBILITÀ AI PROGRAMMI DI PREVENZIONE

La capacità di ottenere, elaborare e comprendere informazioni sanitarie di base e accedere ai servizi di salute in modo da effettuare scelte consapevoli, la health literacy, ha un ruolo fondamentale e decisivo. Una scarsa health literacy rappresenta una barriera invisibile non solo all’erogazione dell’assistenza sanitaria, ma anche alla prevenzione.1

Un’alfabetizzazione sanitaria insufficiente è in qualche modo parte del più vasto comparto dei determinanti sociali di salute. Le linee guida 2019 dell’AHA sulla prevenzione primaria cardiovascolare raccomandano che i medici valutino i determinanti sociali in modo personalizzato per il successo delle azioni volte alla prevenzione. Evidenze recenti mostrano, per esempio, che uno stato socioeconomico basso, esperienze avverse nell’infanzia, un minore supporto sociale e un accesso limitato all’assistenza sanitaria sono tutti fattori associati a un rischio cardiovascolare più elevato e a peggiori esiti di salute. In altre parole, i determinanti di salute influiscono sugli sforzi di prevenzione CV.2

È un problema generale di diritto alla salute. L’identificazione delle barriere che impediscono l’accesso ai programmi di prevenzione e di iniziative volte a colmare la disparità fra i cittadini sono dunque azioni necessarie per una prevenzione efficace.

Ecco alcuni esempi:

  • Le differenze di genere nella predisposizione alle cure e alla prevenzione costituiscono un ormai riconosciuto limite sia nella prevenzione sia nella cura. Anche in questo caso fondamentali diventano attività di comunicazione volte a sensibilizzare con attività sesso-genere specifiche i soggetti di sesso maschile e femminile.
  • Analogamente, la differenza di rischio in soggetti portatori di multimorbilità, – malattie infiammatorie croniche (tipo lupus, artrosi psoriasica, allergie (asma), malattie renali ecc. – Spesso, in questi soggetti, è trattata intensamente la comorbilità (infiammatoria o renale) senza che l’attenzione venga focalizzata sul fatto che queste patologie costituiscono anche di per sé un importante fattore di rischio cardiovascolare.
  • È noto che la maggior parte delle attività di prevenzione sono effettuate nelle grandi città, ma che la maggior parte degli eventi cardiovascolari si verificano in zone rurali.
  • Il divario esistente nell’accesso alle cure e ai programmi di prevenzione nelle diverse aree geografiche italiane, divario che dovrà essere colmato per garantire un pari diritto alla salute a tutti i cittadini italiani con programmi di screening e prevenzione su l’intero territorio nazionale.
  • L’Italia sta diventando sempre più multietnica ed è noto che le diverse etnie non differiscono solo per usi e costumi, ma anche in termini di profilo genetico/genomico, o di corredo enzimatico per il metabolismo (ad esempio, metabolismo di farmaci, ecc.).
  • I problemi di comprensione linguistica spesso impediscono alle persone che non parlano perfettamente l’italiano di essere coinvolte in modo adeguato nelle attività di cura e prevenzione.
  • Vi è poi il grande problema dell’accessibilità alla prevenzione dei portatori di handicap. Si pensi, ad esempio, ai soggetti con disabilità visive (ciechi o ipovedenti) che non hanno la possibilità di vedere cartellonistiche o applicativi dove si propongono, o si realizzano, programmi di prevenzione.

 


RIFERIMENTI
  1. Magnani JW et al; American Heart Association Council on Epidemiology and Prevention; Council on Cardiovascular Disease in the Young; Council on Cardiovascular and Stroke Nursing; Council on Peripheral Vascular Disease; Council on Quality of Care and Outcomes Research; and Stroke Council. Health Literacy and Cardiovascular Disease: Fundamental Relevance to Primary and Secondary Prevention: A Scientific Statement From the American Heart Association. Circulation. 2018 Jul 10;138(2):e48-e74.
  2. Mannoh I, Hussien M, Commodore-Mensah Y, Michos ED. Impact of social determinants of health on cardiovascular disease prevention. Curr Opin Cardiol. 2021 Sep 1;36(5):572-579.

Rete Cardiologica IRCCS

Redazione contenuti: Next Health