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Imaging cardiovascolare. Intelligenza artificiale e applicazioni omiche

Riduzione delle liste di attesa, acquisizione dei dati e delle immagini in maniera più standardizzata, corretta e riproducibile; aiuto nel suggerire la diagnosi, la prognosi e la terapia su misura per il singolo paziente. Ecco alcuni dei vantaggi più importanti delle tecniche di intelligenza artificiale (IA) che stanno rivoluzionando il mondo dell’imaging in cardiologia, verso un futuro sempre più all’insegna della personalizzazione.

Ne parla in un breve video il Prof. Luigi Badano, Direttore Unità di diagnosi cardiovascolare integrata, Dipartimento di Cardiologia, dell’Istituto Auxologico Italiano IRCCS di Milano, che fa parte della Rete Cardiologica IRCCS.

La svolta che possiamo attenderci nel prossimo futuro, – afferma tra l’altro il Prof. Luigi Badano, – sarà quella di integrare i dati di imaging con altri relativi alla storia clinica del paziente (i biomarcatori genetici, proteomici e metabolomici che ci guidano anche nella valutazione del rischio delle malattie cardiovascolari) per ottenere informazioni personalizzate sulla prognosi. Le scienze “omiche”, integrate con l’IA, consentiranno in altre parole alla Cardiologia di compiere un vero balzo e di poter disporre, per ogni singolo paziente, di informazioni sempre più complete per impostare trattamenti realmente personalizzati“.


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