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IL RUOLO DELLA RETE CARDIOLOGICA DEGLI IRCCS NELLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE
SARÀ PRESENTATA IL 4 APRILE AL MINISTERO DELLA SALUTE, DA PARTE DELLA RETE CARDIOLOGICA (LA RETE ITALIANA DEGLI IRCCS A VOCAZIONE CARDIOLOGICA), L’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA (APP E PIATTAFORMA DATI) DEL PIÙ GRANDE STUDIO DI PREVENZIONE PRIMARIA CARDIOVASCOLARE MAI CONDOTTO IN ITALIA, UN RIVOLUZIONARIO PROGETTO PER VALIDARE SCIENTIFICAMENTE UN MODELLO INNOVATIVO DI PREVENZIONE PRIMARIA CARDIOVASCOLARE IN UN CAMPIONE MOLTO AMPIO (BEN 80.000 PARTECIPANTI) E IN CONDIZIONI DI VITA REALE. PER DIMOSTRARE CHE LA PREVENZIONE PUÒ ANCHE ESSERE PIÙ FACILE DI QUANTO IMMAGINIAMO.
Il progetto, il cui titolo è “CV-PREVITAL, Strategie di prevenzione primaria cardiovascolare nella popolazione italiana”, sostenuto dal Ministero della Salute e segnalato per la sua rilevanza all’interno del PNRS 2020-2022, è stato finanziato per 10 M € con due leggi emanate dal Parlamento nel dicembre 2018. Il progetto si propone un obiettivo di salute pubblica molto ambizioso: sviluppare e validare scientificamente, per la prima volta in Italia, un modello di prevenzione primaria cardiovascolare innovativo (perché basato sull’impiego di tecnologie digitali), per migliorare l’identificazione delle persone a rischio cardiovascolare e per mettere in atto programmi di informazione personalizzata, capaci di ridurre i fattori di rischio modificabili, come l’ipertensione arteriosa, intervenire sugli stili di vita “non virtuosi” e aumentare così gli anni di “vita in salute”.
In effetti, nel nostro Paese, il controllo dei fattori di rischio modificabili, primi fra tutti i livelli della pressione arteriosa, non è ancora adeguato in una percentuale ancora troppo elevata di soggetti. Studi epidemiologici ben condotti hanno evidenziato, per esempio, che il tasso di controllo dell’ipertensione in Italia, pur essendo in netto progresso rispetto al 39% riportato nel 2005, è ancora di poco superiore al 60%.1 Lo stesso accade per molti pazienti ipercolesterolemici e/o diabetici, che presentano colesterolo LDL e glicemia non a target. Un recente studio osservazionale, condotto in 15 Regioni italiane (“Save your HEART”), – risultato di una campagna di screening realizzata in collaborazione con la Società Italiana di Farmacia Clinica (SIFAC) e con il patrocinio della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), della Società Italiana per lo studio dell’Aterosclerosi (SISA) e Conacuore Onlus, – pur con alcuni limiti, ha confermato questo stato di cose.2
Resta dunque ancora da fare per ridurre il rischio cardiovascolare in Italia e nel mondo, considerato che le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte dei paesi industrializzati e in crescita esponenziale in Paesi con scarse risorse economiche, come l’Africa.3 Emerge la necessità di un nuovo approccio di prevenzione, che contempli la collaborazione del medico specialista e della medicina del territorio per implementare azioni preventive che, sfruttando le nuove risorse delle tecnologie digitali, dalla Telemedicina alle APP, possano contribuire al mantenimento di un buono stato di salute nella popolazione durante l’intero arco della vita, agendo efficacemente sui comportamenti delle persone e sui fattori di rischio.
Il Ministero della Salute e il Parlamento Italiano sono molto attivi al riguardo, come dimostra il finanziamento dello studio CV-PREVITAL, alla cui realizzazione concorrono gli specialisti di 14 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) della Rete Cardiologica, i medici di medicina generale del Consorzio Sanità (Co.S.) e una serie di farmacie associate alle articolazioni territoriali di Federfarma Lombardia. Saranno anche coinvolte: la Società Italiana per la Salute Digitale e la Telemedicina (SISDT), la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica (CBIM), il Consortium GARR (la rete nazionale a banda ultralarga dedicata alla comunità dell’istruzione e della ricerca) e un’azienda esperta in progetti digitali innovativi.
Il progetto propone un vero cambio di paradigma, perché coniuga gli approcci convenzionali di prevenzione primaria cardiovascolare con la medicina digitale, e affida un ruolo strategico alle nuove tecnologie informatiche (APP su smartphone) in grado di monitorare e gestire in maniera ottimale il percorso della prevenzione, mettendo in sinergia i diversi attori, quali il cittadino in primis, i medici di medicina generale, i medici specialisti, i centri diagnostici, le farmacie.
Lo Studio CV-PREVITAL, – che per le sue dimensioni e complessità è possibile solo grazie a una grande realtà interconnessa come la Rete Cardiologica degli IRCCS italiani, – inizierà il reclutamento a breve, nonostante le difficoltà poste dalla pandemia. I partecipanti saranno seguiti per un periodo di 1 anno.
Rete Cardiologica IRCCS
Redazione contenuti: Next Health
RIFERIMENTI
1. Volpe M et al J. Human Hypertension 2016. – 2. Giua C et al. Save Your Heart: Studio osservazionale trasversale, multicentrico, italiano, sulla presenza di fattori di rischio cardiovascolare in partecipanti affetti da ipertensione. GIHTAD 2022;5:1. – 3. Parati G, Lackland DT, Campbell NRC et al, on behalf of the World Hypertension league. How to Fight Arterial Hypertension and its Consequences in Africa. A Call to Action from the World Hypertension League. Hypertension 2022, in press.
Guarda il video introduttivo su CV-PREVITAL