IL RUOLO DECISIVO DELLA BIOBANCA DIFFUSA

A partire dalle evidenze ottenute con il progetto, già diversi gruppi di ricerca stanno mettendo in campo risorse e idee. E qui, per la prosecuzione di questo come degli altri progetti di ricerca della Rete o dei singoli IRCCS afferenti a Rete Cardiologica, il ruolo della Biobanca Diffusa di Rete Cardiologica sarà decisivo.

In effetti, nonostante i gruppi di ricercatori dei diversi Centri siano in costante contatto tra loro, non sempre gli uni sanno quali tipi di campioni sono stati raccolti dagli altri. Un sito consultabile, nel quale siano catalogati i campioni di tutti gli Istituti, con un minimo di annotazioni generali (tipologia, genere ed età del paziente, ecc) potrà essere di estrema utilità non solo per portare avanti con maggiore efficacia le ricerche in corso, ma anche per far nascere idee su ricerche future. Inoltre, al momento ogni centro preleva e conserva in campioni biologici secondo un proprio protocollo, spesso diverso da quello utilizzato da altri. Questa diversità, perfino nell’uso dei materiali per la conservazione, può fare la differenza anche nei risultati che si ottengono dall’analisi di quei campioni.

Dunque, poter contare su una piattaforma comune che consenta la messa in rete di esperienze di biobanking diverse, ma accomunate dall’interesse per le malattie cardiovascolari, porterà alla ricerca di Rete Cardiologica e dei singoli IRCCS un grande vantaggio per i programmi di prevenzione cardiovascolare, primaria e secondaria, di diagnosi e di terapia del sistema sanitario nazionale, con la possibilità di raggiungere “masse critiche” importanti sia nel campo delle biobanche di popolazione che di patologia, tali che nessuna delle biobanche singolarmente avrebbe potuto realizzare. Anche perché non si mettono in comune soltanto i campioni e le procedure, ma anche le competenze degli IRCCS, ciascuno con le proprie specificità ed eccellenze, con il risultato di ottenere un vero e proprio “effetto booster” per la ricerca.