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BBDCARDIO: IL NETWORK DI BANCHE BIOLOGICHE PER LA RICERCA CARDIOVASCOLARE
Le “Banche biologiche”, o Biobanche, presenti nei vari Istituti e Centri di ricerca, sono strategiche per la ricerca biomedica moderna rappresentando una riserva di campioni biologici (sangue, tessuti e DNA), materiali indispensabili per studiare e comprendere una vasta gamma di malattie.
Per dare visibilità al progetto della “Biobanca diffusa della Rete Cardiologica” (BBDCardio), – ovvero di realizzare un sistema unico, in cui campioni e dati costituiscano un vero e proprio “tesoro” a disposizione della ricerca, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) della Rete Cardiologica si sono dati appuntamento il 24 e 25 maggio scorsi all’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS).
L’approccio collaborativo che caratterizza questo progetto “favorirà il progresso della ricerca, – ha commentato la professoressa Maria Benedetta Donati, Direttore del Neuromed Biobanking Center e Responsabile del Tavolo Biobanche della Rete Cardiologica, in occasione dell’incontro, – in linea con la mission degli IRCCS, di essere un ponte tra ricerca e assistenza clinica per ridurre il tempo necessario affinché gli avanzamenti scientifici arrivino il più presto possibile ai pazienti”.
In pratica, la biobanca diffusa di Rete Cardiologica, “raccoglierà un numero molto elevato di campioni, – ha spiegato la dottoressa Amalia De Curtis, Responsabile Operativo del Neuromed Biobanking Center, – sia i campioni, sia i dati relativi saranno raccolti e condivisi utilizzando le stesse metodologie, rendendo i campioni ampiamente riproducibili e le informazioni praticamente sovrapponibili. Una massa di campioni e di dati che sarà utile sia per i progetti interni alla rete, sia per quelli esterni”.
“L’obiettivo finale della BBDCardio, – ha aggiunto la dottoressa Rosanna Cardani, dell’I.R.C.C.S. San Donato, che collabora strettamente con Neuromed, – consiste nel produrre risultati altamente affidabili. Senza contare che, oltre alle procedure operative, la biobanca diffusa armonizzerà anche la documentazione legale, inclusa la raccolta dei consensi informati”.
“La BBDCardio, in cui Neuromed è un attore chiave, – ha detto il professor Luigi Frati, Direttore Scientifico Neuromed, – costituisce un importante progresso promosso dal Ministero della Salute. Per fare un esempio concreto, quando un ricercatore dovesse individuare un nuovo marcatore per una patologia, potrebbe controllare retrospettivamente i campioni conservati nelle biobanche della rete per verificare la validità della sua intuizione”.
Un’unica piattaforma informatica
Perché un progetto come questo funzioni giocano un ruolo fondamentale i sistemi informatici, database e piattaforme capaci di integrare e proteggere la grande quantità di dati disponibili. Il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica (CBIM) collabora con la Rete Cardiologica dal 2017, per fornire un’unica piattaforma informatica per la gestione dei dati basata su REDCap (Research Electronic Data Capture), che permetta ai ricercatori di raccogliere e condividere dati dei pazienti arruolati nei vari progetti. “I dati, – come ha sottolineato l’ingegner Andrea Stoppini del CBIM, – rappresentano un patrimonio significativo per la ricerca in campo cardiologico, e devono essere protetti. Per questo motivo la piattaforma risiede sul cloud AWS (Amazon Web Service), che offre le più alte misure di sicurezza attualmente disponibili sul mercato”.
Privacy garantita
Nella conservazione dei campioni di pazienti e cittadini, ma anche delle informazioni che accompagnano i campioni stessi, la garanzia della privacy è naturalmente una delle questioni più importanti, al centro della progettazione della Biobanca diffusa. “Tutti i dati utilizzati, – ha spiegato l’avvocato Giorgia Masina, Data Protection Officer della Rete Cardiologica, – sono codificati e non contengono informazioni personali dirette”. La raccolta del materiale biologico e dei dati associati, la loro conservazione e il loro eventuale impiego nella ricerca sono, del resto, subordinati alla sottoscrizione di un consenso informato da parte dei soggetti che conferiscono un loro campione biologico. Un consenso informato che ha lo scopo di tutelare la volontà del partecipante, il trattamento dei dati e delle informazioni associate al campione, la custodia e di la possibilità della loro condivisione.
Rete Cardiologica IRCCS
Redazione contenuti: Next Health